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Dove vanno a finire le palme

E’ un periodo di dubbi amletici.

Se il giovane Holden si chiedeva dove vanno a finire le oche di Central Park, io mi chiedo in modo ossessivo da qualche giorno: dove vanno a finire le palme di Los Angeles? Tutte quelle palme lunghe lunghe e secche secche come modelle anoressiche all’ultimo stadio,  con un po’ di scoliosi e la chioma bicolore, tutte quelle magnifiche palme di Venice, le innumerevoli palme di Santa Monica, e quella palma che vedo ogni mattina dalla finestra di casa mia?

Cioè crescono all’infinito come nella favola di Giacomo ed il fagiolino? O ad un certo punto cadono a terra stecchite? O le tagliano e vengono rimpiazzate da altre più tracagnotte? Come fanno a stare in piedi? Avranno un baricentro? Magari non si ammalano mai, chi glielo fa fare al parassita di arrampicarsi fin lassù, a metà strada si stancherà e tornerà indietro. Le guardo da sotto in sopra col naso all’insù e non ne vengo a capo.

E poi, penso sempre ferma immobile ai piedi della palma, a che età uno -o una- dovrebbe smettere di indossare le magliette delle rockband? A che età dovrebbe smettere di comprarle? E soprattutto perchè quando eravamo giovani costavano diecimilalire alle bancarelle fuori dal concerto ed adesso costano ottanta dollari nei negozi più in delle zone più up-scale di Los Angeles?

E poi, mi chiedo sempre nella stessa posizione chè ormai ho il torcicollo e non mi posso muovere, ma Bronte è un piccolo paese o un continente? Come fa a rifornire di pistacchi non solo tutta la Sicilia, non solo l’Italia intera, ma anche tutta l’Europa per arrivare fino alla costa occidentale degli Stati Uniti e precisamente al ristorante Valentino in Santa Monica dove ti spacciano per assolutamente autentico un cannolo con ricotta di pecora e pistacchi di Bronte? E i capperi di Pantelleria si moltiplicano nei loro barattoli come nel miracolo dei pani e dei pesci?

E soprattutto, sarà il caso di invitare alla stessa festa sia amica V. che amica R.?

Non ne vengo a capo. Allora cucino.
Muffin Amletici al Pistacchio Non Di Bronte e Cioccolato

Ingredienti:

  • Due uova
  • Zucchero 180 gr
  • Farina bianca 200 gr
  • Farina di mandorle 80 gr.
  • Yogurt 100 gr.
  • Burro 50 gr.
  • Pistacchi interi sgusciati 80 gr.
  • Chocolate chips fondenti 100 gr.
  • Estratto di vaniglia 1 cucchiaino
  • Bicarbonato 1 cucchiaino

Come procedere:
Mescolare i rossi dell’uovo con lo zucchero ed il burro finchè non si ottiene un composto spumoso, aggiungere quindi lo yogurt e la vaniglia. Montare a neve i due albumi ed aggiungerli all’impasto insieme alla farina bianca setacciata ed alla farina di mandorle. Aggiungere il bicarbonato.
Unire  i chips di cioccolato fondente ed i pistacchi e riempire uniformemente gli stampini per muffin imburrati ed infarinati, cuocere per 20 minuti a 180° e guarnire con un pistacchio in cima.

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Spaghetti ”cherry tomato” con pesto al pistacchio

From Sicily with love, questi spaghetti parlano di estate, amicizie lontane e nostalgia per tante cene e mille chiacchiere davanti a un bel piatto fumante ed un bicchiere sempre pieno e sempre vuoto di vino rosso, quando per qualcuno c’era troppo aglio e per qualcun altro la pasta era troppo al dente o con troppo olio. E tutto era ancora possibile.

Ingredienti:

  • Spaghetti 500 gr.
  • Otto-dieci cherry tomatoes
  • Pesto al pistacchio
  • Aglio
  • Olio
  • Sale
  • Basilico

Come procedere:

Insaporire l’olio con l’aglio in una padella larga, aggiungere i pomodorini tagliati a metà ed il sale e cuocere per dieci minuti circa a fiamma bassa.

Nel frattempo cuocere in abbondante acqua salata la pasta.

Scolarla al dente e condirla con i pomodorini, due cucchiaiate di pesto al pistacchio ed il basilico.

Mescolare bene e servire calda.