How happy can we be

DSC_0147Un bel giorno ti arriva una mail che ti chiede quando vuoi andare a firmare gli incartamenti per l’adozione di little K, mercoledì o giovedì? Firmato una delle mille assistenti sociali che in questi mesi ti hanno osservato, giudicato, annotato e scrutinato. Che senza ritegno hai inondato di messaggini, mail, voice-mail. Che ti danno versioni diverse della storia di tuo figlio, ti fanno le stesse identiche domande ogni volta che vengono a trovarti e gli fanno saltare la scuola causa visita a casa.

Così, un bel giorno, dopo che per un anno e due mesi ti prepari a questo momento solenne, e non hai ancora capito se  questo andare a firmare paperwork è burocrazia o felicità, l’ennesimo step di un processo che sembra durare da mille anni o un nuovo inizio.

Sempre via mail, senza ormai più vergogna, non le chiedo mica cosa significano questi documenti, che mi sono stufata di spiegazioni tecniche e termini giuridici e cavilli burocratici. Le scrivo how happy can we be.

Happy like possiamo andare a festeggiare? Happy like siamo fuori dal tunnel? Happy like prenotiamo una vacanza alle Hawaii? Happy like le cose vanno bene ma aspettiamo ancora qualche giorno per essere sicuri sicuri sicuri? Happy like possiamo dormire la notte? Happy like mi faccio un espresso o happy like mi drinko un margarita?

Salta fuori possiamo essere happy like prospective adoptive parents di little K, oramai ex-foster parents. Happy like abbiamo firmato documenti per tre ore in un piccolo ufficio con tre social workers una simpatica una scazzata e una scandalosamente assente ma in teleconferenza. Happy like su metà dei documenti i nomi mancavano o erano sbagliati o avevano fatto un copia e incolla da un caso precedente e abbiamo rifirmato tutto daccapo e mangiato caramelle. Happy like mi sono rubata la penna con la quale ho firmato per ricordo. Happy like dopo siamo andati a pranzo in un ristorante italiano a Culver City invece di tornare subito al lavoro. Happy like ci sentiamo tanto più leggeri e Little K ha già un nuovo cognome italiano che fa tanto giocatore di calcio di serie A e che per gli americani sarà impossibile da comprendere. Happy like quando la magica parolina prospective si dissolverà fra altri fatidici sessanta giorni, e saremo davanti al giudice, e io piangerò tutto il tempo, allora potremo essere happy like really really happy. Like happily ever after.20150402_161348

18 risposte a "How happy can we be"

  1. Happy like… Felice cosa? Ho capito che tra sessanta giorni, giorno più giorno meno Little K. sarà un quasi italiano. Sono feliccismo very happy! senza like.
    Mentre i giorni scorrono, io ti auguro una serana e felice Pasqua. Ovviamente a tutti voi.

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