Un bel giorno ti arriva una mail che ti chiede quando vuoi andare a firmare gli incartamenti per l’adozione di little K, mercoledì o giovedì? Firmato una delle mille assistenti sociali che in questi mesi ti hanno osservato, giudicato, annotato e scrutinato. Che senza ritegno hai inondato di messaggini, mail, voice-mail. Che ti danno versioni diverse della storia di tuo figlio, ti fanno le stesse identiche domande ogni volta che vengono a trovarti e gli fanno saltare la scuola causa visita a casa.
Così, un bel giorno, dopo che per un anno e due mesi ti prepari a questo momento solenne, e non hai ancora capito se questo andare a firmare paperwork è burocrazia o felicità, l’ennesimo step di un processo che sembra durare da mille anni o un nuovo inizio.
Sempre via mail, senza ormai più vergogna, non le chiedo mica cosa significano questi documenti, che mi sono stufata di spiegazioni tecniche e termini giuridici e cavilli burocratici. Le scrivo how happy can we be.
Happy like possiamo andare a festeggiare? Happy like siamo fuori dal tunnel? Happy like prenotiamo una vacanza alle Hawaii? Happy like le cose vanno bene ma aspettiamo ancora qualche giorno per essere sicuri sicuri sicuri? Happy like possiamo dormire la notte? Happy like mi faccio un espresso o happy like mi drinko un margarita?
Salta fuori possiamo essere happy like prospective adoptive parents di little K, oramai ex-foster parents. Happy like abbiamo firmato documenti per tre ore in un piccolo ufficio con tre social workers una simpatica una scazzata e una scandalosamente assente ma in teleconferenza. Happy like su metà dei documenti i nomi mancavano o erano sbagliati o avevano fatto un copia e incolla da un caso precedente e abbiamo rifirmato tutto daccapo e mangiato caramelle. Happy like mi sono rubata la penna con la quale ho firmato per ricordo. Happy like dopo siamo andati a pranzo in un ristorante italiano a Culver City invece di tornare subito al lavoro. Happy like ci sentiamo tanto più leggeri e Little K ha già un nuovo cognome italiano che fa tanto giocatore di calcio di serie A e che per gli americani sarà impossibile da comprendere. Happy like quando la magica parolina prospective si dissolverà fra altri fatidici sessanta giorni, e saremo davanti al giudice, e io piangerò tutto il tempo, allora potremo essere happy like really really happy. Like happily ever after.
Happy like mamma e papà 🙂 che bello sessanta giorni volano!
sii dai :)))
Intanto io sono Happy per voi like un’amica che fa il tifo per questo step superato!
Grazie amica 🙂
Happy like genitori!
happy like genitore di qualcuno che dorme e ho il tempo di rispondere ai commenti :p
Bellissima notizia, sono contento per voi.
E brava che ti sei fregata la penna per ricordo, hai fatto benissimo! 🙂
e la penna è pure carina, c’è scritto What A Girl can do?
Happy like… Felice cosa? Ho capito che tra sessanta giorni, giorno più giorno meno Little K. sarà un quasi italiano. Sono feliccismo very happy! senza like.
Mentre i giorni scorrono, io ti auguro una serana e felice Pasqua. Ovviamente a tutti voi.
Buona Happy Pasqua!
Grazie. Happy Easter
Mi hai fatto commuovere…sono molto happy per voi 🙂
grazie, non mi dire così che in questo periodo sono di commozione facile…
felicissima per voi e che questa avventura finisca presto e che inizi una nuova vita serena per tutti, vi abbraccio con tutto il cuore.
Marika
grazie cara, buona Pasqua e tanti abbracci
heyyyy non posso che dirti che anche io sono really, really, really happy per voi! 🙂 anche se gli scartabelli sono tanti, la notizia è fantastica e ti/vi auguro tutto il bene!
E buona Pasqua! Di rinascita davvero 😉
e comunque sempre festeggiare. piccoli passi, ma sempre in avanti. ❤
❤