Mio cognato la bicicletta che gli avevamo dato per girare Los Angeles se l’è fatta rubare dopo una settimana, poi il giorno prima di partire se ne è ricomprata un’altra informandoci che gliela dobbiamo spedire a Roma, per una strana legge non scritta per cui se una persona ti presta qualcosa e la perdi te la ricompri uguale ma poi la vuoi indietro anche se indietro è a diecimila chilometri di distanza.
Mio cognato non mi ha cucinato neanche una torta nonostante io abbia sfornato focacce e cookies come un’invasata, ha sostenuto che il jack leg non esiste (e come dargli torto), e spesso e volentieri si è dilettato ad entrare in casa dalla finestra. Mio cognato mi ha fatto incazzare un sacco di volte ma poi per farsi perdonare tornava nel cuore della notte con un orsetto di peluche dalle gambe troppo lunghe vinto alle giostre di Santa Monica o mezzo burrito per colazione.
Mio cognato mi ha fatto sentire la persona più noiosa e conservatrice della terra, io che mi sono sposata a Las Vegas con un vestito troppo corto comprato a Camden Town in quel di Londra per ventitrè sterline. Ma questo ve lo racconto un’altra volta.
Mio cognato non ha trovato neanche un’americana da sposare, e forse è stato meglio per tutti.
Adesso che mio cognato è partito mi sembra di essere tornata dalla guerra, che sei contento ma anche parecchio traumatizzato. Ma non è per questo che cucino poco e scrivo ancora meno.
La verità e che sono in lizza per il Nobel del Multitasking, chè se non esiste dovrebbero proprio istituirlo, e vi assicuro che lo vincerei io, o comunque ci andrei vicina. E mi va bene pure l’Ignobel.
Delle inenarrabili vicende di Supercaliveggie proiettata su Downtown LA sulla 405 a mille corsie nella sua Toyota Corolla usata color cielo di Milano a novembre, o sulle colline di Brentwood all’alba di un jogging improbabile, potrebbe pure parlare il mio secondo libro, se solo avessi tempo di scriverne l’incipit o magari di comunicare al mondo che nel frattempo sta per uscire il primo, di mio libro.
Ma anche questo ve lo racconto la prossima volta. Per stavolta vi lascio solo qualche cookies, un po’ di mistero che in tempo di Halloween ci sta sempre e la promessa di tornare presto!
Mixed Nut Trails Oatmeal vegan cookies
Ingredienti
- Avena due tazze
- Zucchero di canna mezza tazza
- Miele un cucchiaino
- Latte di soia mezza tazza
- Yogurt 100 gr
- Olio 50 ml
- Farina integrale una tazza
- Frutta mista secca mezza tazza 1 tazza
- Cocco in scaglie
- Un cucchiaino di estratto di vaniglia
- Bicarbonato mezzo cucchiaino
Come procedere
Preriscaldare il forno a 180° ed ungere una teglia da forno. In una ciotola di medie dimensioni, mescolare insieme la farina, il bicarbonato di sodio, l’avena e lo zucchero di canna. Nella stessa ciotola , aggiungere l’olio, il latte di soia, lo yogurt e la vaniglia, ed amalgamare fino a quando la miscela è completamente omogenea. Prendere circa 2 cucchiai di impasto, farne una palla e poi appiattire con le dita. Mettere sulla carta da forno, fino a ricoprirla tutta, facendo attenzione a distanziare i cookies se no si attaccano! Alla fine spolverare con qualche scaglia di cocco. Cuocere in forno per 15 minuti a 180°. Togliere dal forno e lasciate raffreddare.
Col cavolo che gliela spedirei la bici a tuo cognato.
Due domande. Si può usare il latte di riso al posto della soia? Ci dici del libro in uscita?
Latte di riso: assolutamente si. Libro…al prossimo post 😛
😃
Ignobel? Mi piace da morire! Questi biscotti sono deliziosi!
Biscotti da Ignobel?!?
Mi domandavo duie cose: la prima dove eri finita, la seconda che fine aveva fatto il tuo libro.
Entrambe le curiosità sono state soddisfatte.
Per la prima hai scritto un post un po’ striminzito, abituato a quelli spumeggianti di qualche tempo fa, prima del matrimonio. Presumo.
Per il secondo sappiamo che è in uscita ma si ignora titolo e contenuto. Aspettiamo delucidazioni.
Nel mentre un saluto coi tuoi dolcetti di Halloween e un abbraccio
Il tempo è tiranno, e dovrei scrivere di più, lo so. Ma non è colpa del matrimonio, che quello fu un paio di anni fa…Sul libro, come promesso, al più presto saprete tutto!!!
Bene. Aspettiamo.
Dolcetti eccellenti, blogger deliziosa!
Thanks!
Minchia questa cosa che il jack leg non esiste non riesco a digerirla… e io che ho sempre pensato che colla gamba di jack ci si facessero tante cose, una tra tutte contarci le pecore nelle notti insonni… niente, eh? Un jack legless, santa pizzetta. Che però fa quasi rima con jack daniels, che potrebbe essere una buona consolazione, nelle notti insonni di cui sopra. Mah.
Welcome back, hun. 😉
Meno male che ci sei tu a farmi fare quattro risate, in questa triste domenica senza Lou Reed…Grazie, a presto!!!
Ciao SCV!!! Sono stata un po’ in letargo…… Sono calamitata dalla tua ricetta che farò per le colazioni del mio B&B!!
Lunedì parto per LAX e sarò a Venice dal 27/11 al 5/12 – Ci vediamo per un caffè sull’oceano?
of course! ora ti scrivo una mail e ti lascio il mio numero (per davvero questa volta) 😛
Vorrei portarti i saluti di Libera (accantoalcamino) di persona…
allora ci vediamo sicuramente 🙂
Ma quante cose ci sveli tutte insieme! Un libro in arrivo…wow!!!
Immagino non sia stato facile con il cognato tra i piedi ma vedrai che ora che è partito ti mancherà un po’ la sua bizzarria…io comunque la bici non gliela spedirei in Italia!
Ciao!
Silvia
Ciao Silvia, il libro è arrivato 😛 ora vi dico tutto…
wow, questo post mi è piaciuto un sacco – contento di aver trovato il tuo blog!
thanks!
scopro per caso (non è vero, sei passata prima tu da me) il tuo blog e sempre per caso è l’ora di pranzo.
Leggerò con più calma appensa posso, certo che il tuo blog meriterebbe solo per la foto in alto…(anche se non sembra voleva essere un complimento)
Beh si è un po’ un complimento alla Harry ti presento Sally ma va bene lo stesso 😛
Hey cosa intendi?
La prassima volta forse ti conviene regalargli dei soldi.
Almeno se glieli rubano fai un bonifico e dei a posto… eh eh eh
Abbiamo due cose in comune: matrimonio a Las Vegas e la Toyota Corolla (in affitto, qui a LA)…. 🙂